ESTASI DI PRIMAVERA

Esposizione Nazionale d’Arte Contemporanea

Palacultura Comunale, Piraino (Messina)
24 marzo – 30 aprile  2007

Omaggio a Mario Bardi

Espongono 12 artisti:

Laura Barbarini, Sergio Daniel Blatto, Rosaria Certa, Maria Alejandra Corrales, Roberto Dragoni, Corinna Ferrarese, Michele Giustolisi, Bruno Mangiaterra, Antonella Pomara, Andrea Cristina Pomba, Tiziana   Viola.

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L’alba della natura, la sua primavera, secondo il sentire dell’arte contemporanea, è nella visione di Claude Monet, che capta, liricamente e sensualmente, le vibrazioni della luce, le pulsioni dei colori la fragranza di terre, mari e cieli. Non al platonismo botticelliano, né al barocco carraccesco, ma alla concretezza del normanno Boudin deve l’amore per la natura il parigino Monet, che impara a conoscere durante lunghe passeggiate, fra boschi e valli, insieme con il maestro. Grazie alle suggestioni dei romantici scopre, più che la realtà, la verità di natura, la quale infrange gli schemi positivi della ragione e della struttura materica per mostrare l’indicibile del suo essere, lo stupore cosmico, la gioia di una bellezza sublime. Le nymphéas della Orangeries a Parigi cullano il sogno del printemps di Monet. Nel verde carnale delle foglie distese sull’acqua e nel bianco carnicino dei fiori è canto alla vita l’efflorescenza della natura, all’eros che alimenta e all’arcano che l’adombra.       

I dodici artisti, che fanno corona a Mario Bardi, maestro di un realismo incantato, testimoniano con l’afflato poetico della pittura e della scultura, non la dimensione esteriore, pittoresca, bensì l’anima del mondo nel suo rifiorire, offrendosi con abbraccio d’amore, quale icona di luce.

Non fotografia estetizzante, mielata di infingimenti, è la creazione dell’arte, bensì poesia di forme e colori che svela la coscienza dell’esistere e la felicità per la natura che – di là dall’ansia e dal dubbio – torna a partecipare con primavera di fiori e di albe, che segnano la rinascita della luce e della speranza. A questa stagione del creato e alla giovinezza dell’uomo e della donna che amano si rapporta la mostra di Piraino con gli occhi innocenti di dieci pittori e due scultori, capaci di vedere la verità diafanica del cosmo e il suo mistero. Non lontana da questa intuizione è la parola profetica di Boris Pasternak: La primavera diffonderà la notizia che alla prima schiarita la morte sarà alla mercé del grande slancio della Pasqua.

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